Il culto mariano del Carmine, secondo me, dovrebbe risalire a tempi antecedenti il 1884 (anche se l’erezione, a Rovella, della Chiesa del Carmine a cura dell’indimenticabile devoto: Pasquale Bonanno, proprio nel 1884, il culto verso la Madonna del Carmine ha dato un impulso più vigoroso e più marcato.
Fino al 1987 ha funzionato, anche se non giuridicamente, una Confraternita della madonna del Carmine, comprendente centinaia di membri.
la festa del Carmine a Rovella si celebra due volte l’anno:
- il 5 febbraio, anniversario del terremoto del 5 febbraio 1908;
- il 16 luglio o la Domenica successiva (se il 16 è giorno feriale) con solenni festeggiamenti religiosi e civili; in tale occasione ritornano al paese natio i rovellesi sparsi in tutto il mondo.
I Rovellesi sono anche fieri di portare con sacro affetto il famoso “ abitino “ della Madonna del Carmine, segno della Sua materna protezione e, soprattutto, simbolo di quell’abito, che è la Grazia, veste immacolata, che è stata data nel battesimo: “ Ricevi questa veste candida, che dovrai portare senza macchia fino al tribunale di Gesù Cristo “.
E dal momento che la Madonna del Carmine viene dolcemente invocata in suffragio delle Anime Sante del Purgatorio, anche a Rovella è molto vivo il culto dei morti.
Don Pino Ferrari
parroco della Chiesa di Rovella